In questo articolo la teoria di Schmitt viene apprezzata più dal punto di vista del diritto comparato che della filosofia del
americano di Morgenthau, dall'altro.
...Tutto ciò impica,
ovviamente, un ritorno, attraverso della comparazione, del pensiero giuridico al pensiero del politico. Nel senso
preciso per cui il maschile del termine italiano vuole tradurre il neutro del tedesco Das Politisch, con punto o alcun riferimento alla politica, e meno che mai alla mera
questione del governo efficace del mondo, ma alla dimensione stessa
dell’esistenza storica in quanto esistenza sospesa tra la possibilità dell’
auto-affermazione e dell’annichilimento.
Una tale ‘teoria
del politico’, fondata sullo stato di
eccezione, cessa quindi di essere
una mera teoria della ‘decisione per la risolutezza’, come disse una volta
Loewith,[1]
e diviene invece la concreta rappresentazione
di origini genealogiche, mantenute come principi legali di ordinamento....
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